venerdì 28 ottobre 2011

IL BRIGANTE - TIMPA DEL SALTO

C'è una Rupe (Timpa del salto ) nel territorio di Belvedere Spinello  che tutti quelli che abitiamo  nel Marchesato  , quando  ce la troviamo di fronte non possiamo fare a meno di pensare  alla leggenda del Brigante .   



Il Brigante

di Alfonsina Bellio

Ad Altilia , il 2 febbraio si celebra la Madonna della Candelora; il rituale religioso prevede la benedizione delle candele durante la prima messa del mattino. Prima della partenza del corteo processionale che attraversa il piccolo centro abitato, è celebrata una nuova messa. Alla fine delle celebrazioni religiose, ci sono gli spari, cioè i botti festivi e tutti ritornano verso casa , portando con sé le candele che, ntri mali sirati,
cioè nelle sere di cattivo tempo, vengono accese affinché ritorni il sereno.
In passato la candela benedetta poteva essere usata anche in periodi di siccità, per impetrare la pioggia  accendendola fuori dall'uscio di casa al tramonto. Le candele benedette e portate ai propri cari svolgevano la specifica funzione  di proteggere dai  pericoli atmosferici, una protezione estesa dalla dimensione domestica all’ intero abitato.
Non è questa la sede per soffermarsi sul significato che la festa della Candelora assume nel rituale cristiano e sui nessi che essa evoca con concezioni esoteriche e con ritualità della luce relative a divinità precristiane: elemento centrale in questa indagine è la leggenda sorta intorno a questa festa, di cui ad Altilia e nel circondario esistono versioni differenti.
Un brigante, mentre era inseguito dalle guardie, si trovò ai bordi di un precipizio detto Timpa del Salto, o Timpa del Brigante, proprio in seguito  a questa vicenda leggendaria (si tratta di una rupe posta in territorio  di Belvedere Spinello, proprio di fronte ad Altilia). Alcuni narrano che il brigante vide una luce, la Madonna della Candelora, che lo avrebbe riparato dai colpi dei fucili degli inseguitori e sono pronti  a testimoniare, che la statua della Candelora venerata in Altilia, fino al 1995, data del restauro, aveva una pallottola conficcata nel petto.  I più affermano che il brigante, giunto sul precipizio, guardò Altilia e, rivolgendosi alla Madonna della Candelora, promise in cambio della propria salvezza che le avrebbe donato le campane d'accordo per la chiesa  ove era venerata.Il brigante riesce a saltare indenne dalla rupe sfuggendo agli inseguitori, attraversa il Neto senza problemi e si trae dunque in salvo. L’acquisto  delle campane comporta però una vittima sacrificale: il discepolo del maestro costruttore viene ucciso dal maestro stesso  per aver rivelato al brigante, nonostante il divieto impostogli, quali fossero le campane d'accordo. In questa narrazione tra le altre cose, emerge l'idea del brigante come figura storica e leggendaria in un immaginario collettivo in cui spesso i briganti diventano gli eroi, le forze dell'opposizione verso le autorità civili e militari, verso lo Stato percepito come  fonte perenne di disagi, come lamentano anche molti canti  popolari, di quel governo rapace di tributi e di braccia per la leva obbligatoria. Il brigante  è uomo libero, vero signore dei territori che percorre indisturbato,  da qui  la  protezione  divina nei confronti di questa figura, così come dalla  leggenda è espressa. La divinità, in tale concezione, è fonte di giustizia per l’uomo, di riscatto per i deboli: nell'altrove temporale della  leggenda, nello spazio senza tempo ma sempre attuale del mito,la divinità cammina per  il mondo per soccorrere gli umili e per ristabilire un nuovo ordine.

Alfonsina Bellio
da  "Storia dell'acqua " a cura di Vito Teti
Donzelli Editore 2003

venerdì 21 ottobre 2011

Premio Fiuggistoria 2011

David Meghnagi con “Le sfide di Israele” (Marsilio) è il vincitore della seconda edizione del Premio FiuggiStoria per la saggistica.




Conosciamo il Professore e siamo onorati di averlo tra i nostri
Dirigenti autorevoli, che qualificano l'Ente e ne fanno un raro e
prezioso strumento di elaborazione e diffusione culturale.
Non possiamo che sperare che il progetto del Prof. MEGHNAGI si
diffonda nella sempre più asfittica e refrattaria società.

                                                  Il Presidente dell' UNLA
                                                   On. Vitaliano Gemelli
                                                                                                    
 

Fiuggi. Verranno consegnati, in una cerimonia presso la Sala Lettura della Fonte Bonifacio VIII, sabato 24 settembre alle ore 17,30, i riconoscimenti della seconda edizione del Premio Fiuggi-Storia. Il Premio è promosso dal Centro Nazionale di Scienze Storiche “Piero Melograni” e dalla “Biblioteca della Shoah” di Trivigliano, in collaborazione con il Comune di Fiuggi, la Terme di Fiuggi Spa e Golf , la Banca di Credito Cooperativo di Fiuggi e la locale Associazione Albergatori.

A rappresentare il premio è un’opera in ceramica dell’artista Nadia Loreti.

mercoledì 19 ottobre 2011

Scuola di Counseling Relazionale Prepos Sede di Crotone

Scuola di Counseling Relazionale Prepos Sede di Crotone

Prima lezione "aperta"
il 30 Ottobre 2011

 Il prossimo 30 Ottobre 2011 si terrà la prima lezione della Scuola di Counseling Relazionale Prepos, sede di Crotone.



Questa prima lezione è aperta anche a persone che vogliono avvicinarsi alla scuola anche se non hanno ancora deciso la loro iscrizione.





Laboratorio di scrittura autobiografica al Caffè letterario di Crotone

SCUOLA DI COUNSELING RELAZIONALE   PREPOS

Sede di Crotone

Laboratorio di scrittura autobiografica

“Dall'album  di famiglia alla scrittura di sé ”

D.ssa Carmela Mantegna  - Counselor Autobiografico

Un laboratorio per :

vConservare la memoria

vEsprimere e scoprire nuovi aspetti di sé

vRivisitare e reinventare la propria storia di vita

vRi/scoprire aspetti e figure della propria famiglia.

vSviluppare la consapevolezza del proprio vissuto attraverso il recupero visuale dei ricordi

vRiflettere sulle proprie emozioni e  relazioni

vRiconoscere le varie tipologie di personalità a partire dalle foto

Il Laboratorio è rivolto a persone che desiderano fare un bilancio del proprio vissuto personale e intraprendere un percorso di Counseling per sviluppare un contatto più consapevole con se stessi e migliorare le proprie relazioni . Il laboratorio sarà riproposto in successivi incontri da stabilire e su tematiche che rispecchiano il Modello di Counseling Relazionale Prevenire è Possibile. 

Numero max di partecipanti : 30          

Durata : 2 ore            

     Il   laboratorio   è   gratuito

 
Martedì 11 OTTOBRE 2011 ore 17,00

venerdì 14 ottobre 2011

KURT MARTI - Orazioni Funebri - Un libro che sarebbe piaciuto a De Andre'


Il suo obiettivo è “allargare l’area del contrasto”, il suo credo praticare la dissidenza, il suo gioco preferito sovvertire le regole, che siano sociali o sintattiche. Dalla sonnolenta e ricca Svizzera si leva alta una voce, coraggiosa e provocatoria: è quella di Kurt Marti, “poeta asociale”, grande innovatore, cantore dei diseredati e degli sconfitti. Una voce che, paradossalmente, appartiene a un uomo che dovrebbe predicare proprio quell’ordine che si ostina a stravolgere: Marti è un pastore protestante. Ideatore di un linguaggio modernissimo, Kurt Marti è strettamente legato ai due movimenti d’avanguardia che sono nati e si sono sviluppati in Svizzera nel Novecento: il dadaismo e la poesia concreta. Delle provocazioni antiborghesi dei dadaisti Marti condivide l’indignazione morale; ma è soprattutto dal secondo movimento d’avanguardia svizzero che mutua la pratica della decomposizione del linguaggio e dello sgretolamento della costruzione sintattica.
Le sue Orazioni Funebri, per la prima volta pubblicate in Italia, sono altamente sovversive: ogni certezza consolatoria viene azzerata; la morte, paradossalmente, è assente: nei versi irrompe continuamente la vita. In questa piccola Spoon River elvetica vengono ricordati soprattutto gli “alternativi” e gli sconfitti, e le virtù che vengono celebrate sono la trasgressione, il sottrarsi alla norma sociale e il coraggio della felicità; mentre le virtù che la società normalmente esalta (efficienza, conformismo, obbedienza) vengono additate dal poeta come causa della morte in vita. “Fratelli amatissimi, noi comandiamo troppo, ubbidiamo troppo, viviamo troppo poco”, scrive Kurt Marti. Un poeta provocatorio i cui versi controcorrente, oggi, suonano come il più rivoluzionario dei manifesti No Global.

Mi pare che difficilmente potrà esserci un personaggio da paragonare a quello descritto in questa  poesia ! :


che sollievo
poter anche dire almeno una volta:
no non era efficiente
e cambiava spesso lavoro
no non era diligente
e lavorava soltanto
se non aveva altra scelta

se no
preferiva leggere SPORT o PLAYBOY
si piazzava al cinema già al pomeriggio
(EDDIE CONSTANTINE era il suo preferito)
sorseggiava cognac nei caffè all’aperto
meditava sulla grazia delle donne
o sulle colombe sopra il campanile

in primavera vagava
nel verde tenero e sfacciato dei campi
l’estate la passava a pancia all’aria
bene oliato e comodo in piscina
poi in autunno se ne andava
lungo i boschi silenziosi
prima di cercarsi per l’inverno
un lavoro
e un’amica
perché non gli piaceva
passare le feste da solo

che sollievo
in un mondo
che si scardina
per troppa efficienza:
un uomo che ha saputo
godersi i giorni buoni
prima che dopo qualche giorno cattivo
ora
arrivasse per lui l’ultimo.

Kurt Marti


martedì 11 ottobre 2011

Tranströmer - Premio Nobel per la letteratura 2011.

 
Tranströmer, nuovo premio Nobel per la letteratura - Poeta, psicologo e traduttore svedese, classe 1931, a 23 anni ha pubblicato la sua prima raccolta di poesie e oggi, ad 80 anni, viene insignito del Premio Nobel per la letteratura 2011. Tomas Tranströmer è il poeta dell'età contemporanea: "Attraverso le sue immagini dense e limpide- si legge nella motivazione- ci offre una nuova via di accesso alla realtà, attraverso metafore struggenti e concretezza di linguaggio".


Una notte d’inverno
La tempesta poggia la sua bocca alla casa
e soffia per emettere un suono.
Dormo inquieto, mi giro, leggo
il testo della tempesta assopita.

Ma gli occhi del bambino sono spalancati al buio
e il temporale mugola per lui.
Entrambi amano le lampade che dondolano.
Entrambi sono a metà strada dal linguaggio.

La tempesta ha mani infantili e ali.
La carovana si lancia verso la Lapponia.
E la casa avverte la sua costellazione di chiodi
che tiene insieme le pareti.

La notte è immobile sul nostro pavimento
(dove tutti i passi attutiti
riposano come foglie affondate in uno stagno)
ma fuori infuria la notte!

Sul mondo passa una piú grave tempesta.
Poggia la sua bocca alla nostra anima
e soffia per emettere un suono – temiamo
che la tempesta soffiando ci svuoti.

Traduzione di Maria Cristina Lombardi

Tomas Tranströmer
Poesia dal silenzio
a cura di Maria Cristina Lombardi
Crocetti Editore 2001, 2008, 2011

domenica 9 ottobre 2011

JENNU A VVIRDEDDRI


Oggi dopo l'abbondante  pioggia di ieri prima giornata per la raccolta  delle lumache (virdeddri) .  A Scandale , come nel resto del crotonese , ancora oggi, tutto si svolge come in un antico arcaico rituale di raccolta. Di prima mattina, appena smette di piovere, si esce dal paese, si parcheggia l'auto sul ciglio della strada principale e si prosegue a piedi nei fangosi terreni ricchi di sterpaglie, per percorrere sentieri antichi, rinomati da sempre come luoghi di raccolta. L'occorrente necessario per la raccolta di questo prelibato mollusco terrestre è semplice e facile da reperire: un ombrello da tenere sotto braccio per l'occorrenza, una busta di plastica per raccogliere le lumache trovate, stivali di gomma o scarpe vecchie per ripararsi dal fango.

Il periodo ottimale per la raccolta delle lumache, chiamate in dialetto calabrese in vari modi a seconda della località (virdeddri, vermituri, mussimoddhi, ‘mporteddhati ecc.) avviene dopo le prime piogge autunnali, non appena il terreno inzuppato d’acqua sveglia le lumache in letargo e le induce a tornare in superficie per cibarsi e accoppiarsi.
I Virdeddrari   a Scandale come nei paesi vicini sono numerosi, decine di uomini, donne e bambini erranti che battono il terreno fangoso palmo a palmo, centimetro dopo centimetro, per centinaia e centinaia di metri. Il periodo di raccolta dura solo pochi giorni, poi le lumache (i virdeddri)  trovate vengono messe in una pentola dai bordi cosparsi di sale o dal coperchio semiaperto, per farle respirare, depurare e purificare, prima di essere cotte tradizionalmente, in brodo, alla calabrese  con pomodoro e tanto peperoncino piccante.
Mentre I VERMITURI   essendo  in letargo e isolati da una barriera biancastra che le lumache secernano per sigillarsi dentro “casa”, sono stanate con oculatezza dai “vermiturari” uomini che scrutando la superficie del terreno brullo si accorgono della lieve protuberanza sotto cui si cela la lumaca, e, con delle zappette apposite riescono a raccoglierle senza schiacciarle.
Del Prof.  Elio Cortese  da  ’U tempu ’i ’na vota,
“pietra miliare della letteratura poetica in vernacolo crotonese “

JENNU A  VVIRDEDDRI
A Ccutròni, i chisti tempi,
cc’è nn’usanza ch’è nu ritu .
Picculi e ranni,
smaniusi e prescialori,
ppì ttimpuni e mmuntagneddri,
ammenz’a ttroppi e ccanaluni,
arrancanu, scarminiannu,
ppi ccugghjiri sti virdeddri.

 ‘U vutari è nata cosa.
 Na  piònica cumminati
E cchjni i crita mprascati,
ma ngloriati da cugghjuta,
sport’i  virdeddri
portun’a  ri mani
com’ù  scettru e nu riàli.

E doppu ca coddra ru sulu    
E senza jatari cala ra sira,
c’abbrazza e nnazzica
natura e ccriaturi,
si cucinunu sti virdeddri
spommicati e llavati,
ccu nu sucu vrudusu  vrudusu,
pirò  mpipatu e sapurusu.

Si fa  ffesta nt’ì famigghj
e si truzza ccu ll’amici
pi ru cavudu ca s’alluntana.
Si ricogghjunu i pirzuni
e  ru pettu si quadijunu
a ru focu d’a cumpagnia.

venerdì 7 ottobre 2011

Pioggia di stelle cadenti domani 8 ottobre

Avete già impegni per domani sera, sabato 8 ottobre? Avete optato per una serata in un luogo chiuso, come un ristorante, una discoteca o un pub? Bene, fareste bene a ripensarci, perché la serata di domani potrebbe essere ricordata per la più spettacolare "pioggia di stelle" cadenti degli ultimi anni.
Ebbene sì, secondo gli esperti della Nasa, le stelle cadenti d'autunno potrebbero cadere in massa e numerosissime: fino a mille all'ora per via di uno sciame di polveri cosmiche pronto a colpire la Terra dando il via ad una delle più spettacolari tempeste stellari mai viste.   mentre esperti italiani ritengono che la luminosità della Luna potrebbe ridimensionare lo spettacolo: in questo caso si vedrebbe una sola (si fa per dire) stella al minuto.
L’orario migliore per affacciarsi alla finestra è dalle 19.00 alle 22.00 anche se il momento di massima pioggia stellare è previsto in Italia per le 20.
Il fenomeno è infatti dovuto al passaggio che la Terra effettua in questo periodo nella scia della cometa Giacobini-Zinner, scoperta nel 1900 la quale compie una rotazione attorno al Sole una volta ogni 65 anni. E quest'anno la Terra si troverà a passare proprio nel mezzo della scia.