martedì 30 aprile 2013

ELEZIONI A SCANDALE 2013

 Sono state presentate a Scandale  le liste per il rinnovo del Consiglio Comunale , 
due le liste che sono state presentate   entro sabato 27 Aprile , Lista Civica " Rinascita" 
con candidato a Sindaco Antonio Barberio,Lista Civica  " Insieme per Scandale"
 con candidato a Sindaco Iginio Pingitore .   

Si vota domenica 26 maggio dalle 8 alle 22 e lunedì 27 maggio  dalle 7 alle 15.  
Votano tutti i cittadini Scandalesi  che sono iscritti nelle liste elettorali. Sono esclusi dal voto i giovani iscritti nelle liste elettorali che non hanno compiuto il 18mo anno di età alla data del 26 maggio (primo giorno della  votazione).
Per votare l’elettore deve esibire la
tessera elettorale e un documento di riconoscimento personale (carta d'identità o altro documento di identificazione munito di fotografia, rilasciato da una Pubblica Amministrazione).
Nel caso la tessera elettorale non risulti più utilizzabile per l’esaurimento di tutti gli spazi relativi alla certificazione del voto occorre, prima di presentarsi a votare, richiedere una nuova tessera elettorale.


sabato 27 aprile 2013

ELEZIONI A SCANDALE



                                                (Foto Archivio Luigi Aprigliano)
                                                 
Dal Blog  Storia di Scandale di Luigi Santoro .

Le elezioni a Scandale nei documenti raccolti dal prof. Manlio Rossi-Doria.

Elezioni amministrative del 1952:

Furono presentate due liste: in una vi erano, prevalentemente, democristiani, indipendenti più o meno cattolici, appartenenti al M.S.I. ecc. (lista Iª); nell’altra comunisti, socialisti nenniani ed indipendenti (lista IIª). Comunque dovrebbe essersi trattato, secondo l’opinione diffusa a Scandale, più che altro di una competizione tra famiglie basata quasi esclusivamente sul personalismo.

Candidati della Iª lista:
- Pasquale Brescia: agricoltore, ha conseguito la licenza liceale.
- Antonio Petrone: responsabile della C.I.S.L.
- Francesco Guarascio: agricoltore, con allevamenti zootecnici e macchine agricole.
- Luigi Paparo: proprietario del bar “Centrale” e commerciante di generi alimentari.
- Antonio Barberio: contadino.
- Rosario Rizzuto: muratore, commerciante di generi alimentari, appaltatore con l’Opera Sila.
- Giovanni Audia: impiegato dell’Opera Sila.
- Francesco Lettieri: contadino.
- Orlando Scaramuzzino: commerciante di tessuti.
- Francesco Trivieri: contadino.
- Antonio Coriale: fabbro maniscalco.
- Mario Cirillo: calzolaio, macellaio, successivamente emigrato in U.S.A.
- Domenico Simbari: contadino.
- Cesare Grisi: contadino.
- Salvatore Scalise: contadino, padre di Luigi “fiduciario giovani A.C.”
- Mario Lazzaro: contadino, piccolo proprietario, “all’opposizione per abitudine”.

Candidati della IIª lista:
- Domenico Militi: contadino, iscritto al P.C.I.
- Francesco Scalise: invalido, iscritto al P.N.M.
- Mario Rizzuto: commerciante di generi alimentari, macellaio, autonoleggio da rimessa e camion per trasporti, ex gestore dell’ammasso del grano, iscritto al P.S.I.
- Antonio De Biase: falegname, iscritto al P.C.I.
- Giuseppe D’Alfonso: maestro elementare di Santa Severina.
- Carmine Ceraldi: contadino, iscritto al P.C.I.
- Luigi Bomparola: contadino, iscritto al P.C.I., fiduciario.
- Vincenzo Simbari: contadino, fratello di Domenico Simbari.
- Antonio Demme: contadino.
- Francesco Cacozza: contadino.
- Antonio Marino: contadino, iscritto al P.C.I., responsabile sindacale.
- Pantaleone Paparo: contadino, cugino di Luigi Paparo di cui alla Iª lista.
- Antonio Drammis: figlio del barone, proprietario.
- Carmine Esposito: contadino.
- Francesco Lopez: contadino.
- Ippolito Pingitore: contadino, indipendente di sinistra.
Risultati delle votazioni:
Elettori Votanti
Maschi 700 ............................................votanti 660 ...94.2 %
Femmine 745 ........................................votanti 686 ...92.0 %
...............................................................Totale 1445 totale 1346
Voti nulli 167 = 12.5 %
Voti validi 1179 = 87.5 %
Votanti 1346 = 100 %
Voti attribuiti alla Iª lista .....................687 = 58.2 %
Voti attribuiti alla IIª lista ....................492 = 41.8 %
Voti riconosciuti validi 1179 = 100%
Manlio Rossi-Doria, Note sull’organizzazione politica e le vicende elettorali nel Comune di Scandale, (1954-1955). A.N.I.M.I., Archivio Rossi-Doria, 31 pagine dattiloscritte, vol. II, fascicolo 6.

lunedì 22 aprile 2013

LA RAGIONEVOLEZZA (Fabrizio De Andre')

                       
 Fondazione  ( Fabrizio De Andre')                                 

La ragionevolezza  

Direi d’essere un libertario, una persona estremamente tollerante. Spero perciò d’essere considerato degno di poter appartenere ad un consesso civile perché, a mio avviso, la tolleranza è il primo sintomo della civiltà, deriva dal libertarismo. Se poi anarchico l’hanno fatto diventare un termine negativo, addirittura orrendo…anarchico vuol dire senza governo, anarche… con questo alfa privativo, fottutissimo… vuol dire semplicemente che uno pensa di essere abbastanza civile per riuscire a governarsi per conto proprio, attribuendo agli altri, con fiducia (visto che l’ha in se stesso), le sue stesse capacità. Mi pare così vada intesa la vera democrazia. […] Ritengo che l’anarchismo sia un perfezionamente della democrazia.
Fu grazie a Brassens, maestro di pensiero e di vita, che scoprii di essere un anarchico. Mi ha insegnato per esempio a lasciare correre i ladri di mele, come diceva lui. Mi ha insegnato che in fin dei conti la ragionevolezza e la convivenza sociale autentica si trovano di più in quella parte umiliata ed emarginata della nostra società che non tra i potenti.
Penso che chi fa la mia conoscenza rimanga sicuramente deluso. Perché […] non sono un atleta della parola, del dialogo, non sono allenato in tal senso, non faccio il politico né l’avvocato e quindi ho bisogno di riflettere per non dire delle sciocchezze. Se non rifletto facilmente mi escono fuori dalla bocca dei luoghi comuni. Quando cerco di riuscire a portare avanti un discorso semplicemente parlando, dicendo delle parole, per riempire gli spazi di silenzio, o se tento di stringere, dico delle grandi vaccate.
[…] non mi sono mai fatto uno schema preciso di letture. Talvolta mi è capitato di leggere insieme Asterix con Oblomov di Gonc?rov. […] sono abituato a leggere fin da piccolo. In famiglia c’era l’abitudine che fortunatamente si incastrava bene col mio temperamento, perché sono curioso, facilmente impressionabile e tuttora posso dire di leggere quasi un libro al giorno.
Ho sempre avuto due chiodi fissi: l’ansia di giustizia e la convizione, presuntuosa, di poter cambiare il mondo. Oggi quest’ultima è caduta.
Le mie Nuvole sono […] quei personaggi ingombranti e incombenti nella nostra vita sociale, politica ed economica; sono tutti coloro che hanno terrore del nuovo perché il nuovo potrebbe sovvertire le loro posizioni di potere.

                                                     

L’elogio della mediocrità


di Renzo Montagnoli


Se in questo periodo storico c’è una categoria che ha di che essere contenta è quella dei mediocri.
Gente dalle limitate capacità intellettive, sovente non particolarmente laboriosa, anziché avere il destino dell’anonimato che caratterizza gli umili, è improvvisamente diventata una casta con tutti i benefici connessi.
In effetti, chi più del mediocre, elevato a ranghi superiori, sarà un fido scudiero, disposto a servire il suo signore e benefattore?
E così si attribuiscono a loro titoli, prebende, consapevole chi detiene il potere che, proprio per le loro caratteristiche, non potranno mai risultare un pericolo per la stabilità del trono, visto che sono illuminati solo di apparenza e non di sostanza.
Ne abbiamo sotto gli occhi tutti i giorni, in televisione, per la strada, in qualsiasi attività lavorativa e, poiché non costituiscono casi sporadici, ci siamo assuefatti alla loro presenza, alla loro vuota prosopopea, a una certa furbizia a cui si affidano per sopperire alla carenza di materia grigia.
Perfetti cortigiani di un Re Sole che è stato tanto accorto da emarginare i capaci, e quindi pericolosi, trascorrono una vita in cui credono, in perfetta buona fede, di essere degli eletti, delle menti superiori, come anche testimoniato dalle posizioni raggiunte.
In tutto e ovunque è un continuo festival della mediocrità, dai letargici programmi televisivi a inutili opere letterarie a cui vengono conferiti premi, anche di rilievo, per libri che non dicono nulla perché chi li ha scritti non ha nulla da dire.
Proprio in campo letterario si è formata una vera e propria casta di autori che raggiungono successi vertiginosi già con il primo romanzo e che poi, o spariscono dalla scena per manifesta totale incapacità, o si puntellano l’un l’altro, in una sorta di società di mutuo soccorso che galleggia in un limbo di pseudo intellettualità del tutto autoreferenziale.
Per chi tiene le leve del potere costoro sono una manna, con i loro libri in cui nulla si dice di nuovo, oppure nulla proprio si dice, idonei a perpetuare la letargia di molti lettori, attratti più dalla copertina che dal contenuto.
Poiché non c’è mai sostanza, ma solo apparenza, il responso del mercato sarà tanto più favorevole quanto maggiore sarà la pubblicità.
Sempre disponibili a dibattiti da comari, incanteranno con il non senso delle loro parole un pubblico che scambierà un discorso vuoto per un alto concetto, che perdonerà certi svarioni in italiano, chiamandoli nuovo linguaggio, e che si entusiasmerà per il prossimo libro che deve uscire senza aver prima letto, con metodo e attenzione, quelli già pubblicati.
Così, piano piano la valutazione si trasferirà dall’opera all’autore, dalla fatica della lettura di centinaia di pagine ripetitive all’orgasmo psichico di trovarsi davanti a lui, al creatore del lavoro, un bel giovane dalla voce magari sensuale, senza che sia necessario ascoltare quel che dice.
Ecco spiegato un ulteriore motivo di successo dei mediocri, un mezzo indispensabile per sopire menti già quiescenti, in un asservimento ai desideri del potente di cui il mediocre crederà di essere l’artefice senza rendersi conto di essere in verità un altro involontario anello del sistema.

lunedì 15 aprile 2013

Un sguardo verso il cielo

                                                          Parco Eolico in Calabria

                                                       Le Orme  Uno sguardo verso il cielo

venerdì 12 aprile 2013

Scandalesi nel Mondo


                                                         Famiglia Cirillo in Canada

                                                   
                   
                                                       Famiglia Noce in Germania


                                                           Scandalesi in Emilia
                                         

lunedì 8 aprile 2013

Primavera

PRIMAVERA    (Scandale)

Ntra la scìoddra, 'mpaccì 'u puzzu,
su’  jiurut’i   fieddrurazzi;
è  spicata  già  l’ervuzza
e  Titina  li  pannizzi
a  ru  suli   spampinazza.
-Si nd’è jiutu, cchi  biddrizza,
finalment’u   mis’i   marzu –
pensa  e  tutta  già  si  sbrazza
mentri  spanda  ri   pannizzi.
Palumbeddra  senza feli
è  vinuta  Primavera.
Genti  san’e  jumburuta,
lienti, grassi e sguaddrarati,
si su’  tutti  rivijjiati
e tant’arvuli  spicati
paran  puru  li malati.
Giuvineddra passeggera
è d’a  vita Primavera.
Cuomu rosa  profumata
dop’appena  ‘na  jiurnata,
tutta  muscia  e spampinata
lestu lestu  si  ‘nd’è  jiuta.
          
                                                                     Nicola  Paparo    



Primavera Di Praga

  
Di antichi fasti la piazza vestita
grigia guardava la nuova sua vita,
come ogni giorno la notte arrivava,
frasi consuete sui muri di Praga,
ma poi la piazza fermo la sua vita
e breve ebbe un grido la folla smarrita
quando la fiamma violenta ed atroce
spezzo gridando ogni suono di voce...

Son come falchi quei carri appostati,
corron parole sui visi arrossati,
corre il dolore bruciando ogni strada
e lancia grida ogni muro di Praga.
Quando la piazza fermo la sua vita,
sudava sangue la folla ferita,
quando la fiamma col suo fumo nero
lascio la terra e si alzo verso il cielo,
quando ciascuno ebbe tinta la mano,
quando quel fumo si sparse lontano,
Jan Hus di nuovo sul rogo bruciava
all'orizzonte del cielo di Praga...

Dimmi chi sono quegli uomini lenti
coi pugni stretti e con l'odio fra i denti,
dimmi chi sono quegli uomini stanchi
di chinar la testa e di tirare avanti,
dimmi chi era che il corpo portava,
la citta intera che lo accompagnava,
la citta intera che muta lanciava
una speranza nel cielo di Praga,

dimmi chi era che il corpo portava,
la citta intera che lo accompagnava,
la citta intera che muta lanciava
una speranza nel cielo di Praga,
una speranza nel cielo di Praga,
dimmi chi sono quegli uomini stanchi
di chinar la testa e di tirare avanti,
dimmi chi era che il corpo portava,
la citta intera che lo accompagnava,
la citta intera che muta lanciava
una speranza nel cielo di Praga,

dimmi chi era che il corpo portava,
la citta intera che lo accompagnava,
la citta intera che muta lanciava
una speranza nel cielo di Praga,
una speranza nel cielo di Praga,
una speranza nel cielo di Praga... 
     
                                                                Francesco Guccini 

domenica 7 aprile 2013

Beppe Voltarelli - cantautore e attore-

Dal 1991 al 2005 è stato il cantante de Il Parto delle Nuvole Pesanti. Dal 2006 conduce carriera solista.



sito ufficiale: Beppe Voltarelli

Con Il Parto delle Nuvole Pesanti 

Nel 1991 fonda insieme a Franco Catalano e Salvatore De SienaIl Parto delle Nuvole Pesanti, band conosciuta in Italia per la sua musica folk-rock sperimentale.
Dopo un viaggio a Palermo, in cerca di stimoli umani e musicali, al trio originario si uniscono nel 1992 Marco Rausa (voce, mimo e tromba), Davide Peri (sax), Giorgio Simbola (banjo e trombone), Giovanni Tufano (chitarra classica), Carlo Di Lorenzo (chitarra elettrica), Fabio Bonvicini (organetto e flauti) e Amerigo Sirianni (mandolino).
Alberto Pirelli (storico produttore dei Litfiba) li nota dopo il CD d'esordio Alisifare e decide di metterli sotto contratto, ma l'operazione non riesce. Il secondo album sarà prodotto dall'etichetta romana Helter Skelter.
La formazione si riduce a nove elementi per l'album Pristafora e, successivamente, a quattro, nel corso della lavorazione di Quattro battute di povertà. Entrano nella band il bassista Mimmo Crudo e il batterista Mimmo Mellace, esperto di world music e già elemento dei Re Niliu. Della formazione originale restano solo Voltarelli e De Siena.
Nel 1997 esce l'album 4 battute di povertà, prodotto dalla Lilium dei fratelli Onorato di Monza e distribuito dalla Sony Epic: l'album diviene apripista di un genere denominatotarantella punk. Brani come Lupu10 100 1000 e Riturnella diventano simboli di questo nuovo genere che utilizza il tamburello e la fisarmonica su basi punk. Da questo album vengono tratti nell'ordine due singoli: Sule e la reinterpretazione del brano L'avventura di Domenico Modugno4 battute di povertà fa crescere il successo del gruppo, che partecipa al Concerto del Primo Maggio a Roma (1999), al Premio Italiano Musica come rivelazione dell'anno (1999) e al Premio Tenco (partecipando in tre occasioni: 1998, 1999, 2001).
La maturità giunge con il disco Sulle ali della mosca (2000), con la collaborazione di Teresa De Sio e Roy Paci; il singolo Ciani diventa una hit e sigla di Caterpillar (RadioDue).
Nel 2001 il Parto realizza le musiche dello spettacolo teatrale "Roccu u stortu"[1] scritto da Francesco Suriano e interpretato e diretto da Fulvio Cauteruccio della compagnia Krypton di Firenze trasmesso su RadioTre, e mandato in onda su Raidue nell'ambito del programma Palcoscenico. Nel 2003 realizza con il regista Giuseppe Gagliardi "Doichlandia", un documentario "gastronomico-musicale" un viaggio nella Germania degli emigrati calabresi.[2] Il film viene premiato al Torino Film Festival 2003 (giuria presieduta da Vittorio De Seta) per l'apparente leggerezza con cui tratta il tema dell'emigrazione Nel 2004 esce il disco "Il Parto" (Storiedinote) che segna una svolta "etno-autorale" in cui la tradizione mediterranea si fonde con l'impegno civile . Il videoclip Onda calabra si aggiudica il premio Migliore Videoclip d'Autore. Il 2005 segna il ritorno del Parto al concerto del Primo Maggio a Roma per un omaggio ai settant'anni di Enzo Jannacci.
Dal 1991 al 2005 Voltarelli registra nove album con la band Nel 2005 lascia il gruppo per dedicarsi alla carriera da solista.




Carriera solista

Nel 2007 esce la sua prima fatica da solista dal titolo Distratto ma però. Prodotto artisticamente da Alessandro Finazzo (Finaz) della Bandabardò) vede la partecipazione di Roy PaciSergio Cammariere, Pau dei Negrita e Giancarlo Cauteruccio. Il disco entra nella cinquina dei finalisti per la targa Tenco 2007 riservata alle opere prime partecipando alle serate conclusive del Premio Tenco al Teatro Ariston di Sanremo. Il brano Distratto ma però viene inserito nella colonna sonora del film Fuga dal call center, opera prima di Federico Rizzo che partecipa al Festival Internazionale del cinema di Karlovy Vary nella Repubblica Ceca. In Fuga dal call center inoltre, Peppe Voltarelli recita la parte di meridionale, guardia giurata e cantante, che ferma la protagonista Isabella Tabarini in un discount perché la scopre a rubare un test di gravidanza.
Del film La vera leggenda di Tony Vilar di Giuseppe Gagliardi[3], Voltarelli è autore delle musiche e interprete. Il film viene presentato alla prima edizione della Festa del cinema di Roma (2006), al Tribeca Film Festival di New York (2007), al Calgary International Film Festival (2007), all'Italian Film Festival di San Diego (2009), al Festival del Cinema Italiano di Belgrado (2008), al Weird Mob di Sydney (2008) e al Buitoni Film Festival di Dublino (2008).

sabato 6 aprile 2013

NICOLA PAPARO - Poeta






TINIVAD’A MENTE

‘U zzu Vigilante
tinivad’a mente
le sante parole
ca trippa cuntenta
nu jiuornu di majiu
‘li dissad’ all’anta:

A jiennar’e nora
‘u dati ma’ nenti
s’amar’han’u denti
e malata la mente.

T’alliffa ed abbrazza
si luong’hai lu vrazzu
la nora ca tena
‘mpasciata la vozza
ccu pezz’ ‘i linazza ;
ti mina di cuozzu
lu jiennaru pazzu
s’ ‘a sira ti trova
jiettat’a ra ‘mberza
ccu trippa ‘mprascata
di feli di rizzu,
s’asciutt’ha ru pizzu.

‘Sa sort’ ‘i parenti
su’ piejiu d’i santi
ca grazz’ ‘u  ndi fanu
s’u’  pijianu nenti.

Nicola Paparo 
da  "Accunti Musci "

mercoledì 3 aprile 2013

Mattia Preti, una mostra internazionale per celebrare i 400 anni dalla nascita

Cristo fulminante
Quattrocento anni fa, esattamente il 24 febbraio 1613, nasceva a Taverna, cittadina presilana in provincia di Catanzaro, il più grande artista calabrese, ma soprattutto uno tra i maggiori pittori del Seicento: Mattia Preti. Per ricordare la sua opera - ispirata da Caravaggio e in particolare dalla sua visione della luce, oltre che dal Guercino - la Calabria sceglie di celebrare l'artista con una serie di iniziative: a partire da una mostra (inaugurata proprio il 24 febbraio), dal titolo "Mattia Preti. Della fede e umanità", che rientra nell'ambito del più ampio progetto "Lux Fides", voluto dal Comune di Taverna e dalla Repubblica di Malta. L'esposizione, curata da Giuseppe Valentino (direttore del museo civico di Taverna) e Sandro De Bono (Senior Curator del National Museum of Fine Arts – Heritage di Malta), è stata realizzata dal museo civico di Taverna e dal citato Heritage di Malta, isola dove Preti operò per molti anni – fu autore anche di gran parte della decorazione della Concattedrale di S. Giovanni - e dove morì. In mostra, oltre alle 27 opere ospitate permanentemente proprio nella sua città natale (e visibili sia presso il Museo civico, sede dell'esposizione, che nell'itinerario costituito dai principali edifici ecclesiastici), anche più di cinquanta tele provenienti da alcuni tra i maggiori musei del mondo. Si va dal Prado, al Louvre, e ancora i Musei Vaticani, la Pinacoteca di Brera, il Museo di Capodimonte (Preti infatti lavorò a lungo a Napoli), gli Uffizi, la Galleria nazionale di Palazzo Barberini, la Galleria dell'Accademia di Venezia. Dipinti in cui lo stile di Preti, la sua visione pittorica e le sue tematiche si manifestano in tutta la loro forza ed originalità e secondo un percorso che tratteggia anche la sua formazione e la sua notorietà mondiale, intendendo "proporre una nuova lettura della parabola vitale e creativa dell'artista". Ed aggiungendo alle opere anche sezioni speciali con i risultati degli ultimi studi scientifici portati a termine dai laboratori di conservazione e restauro di Taverna e Malta e dall'Opificio delle Pietre Dure di Firenze, ed una sezione didattica. Ma la mostra (che si potrà visitare fino al 22 aprile, mentre poi si sposterà a Malta dal 3 maggio al 7 luglio), non è l'unica manifestazione posta in essere per celebrare Preti, in quello che viene appunto definito "anno pretiano": infatti, da aprile a dicembre a Palazzo Arnone, a Cosenza, si terrà un'altra esposizione, dal titolo "Nulla dies sine Mattia", mentre ulteriori iniziative coinvolgeranno Tropea, Reggio Calabria e Crotone. Insomma, una serie di celebrazioni che si concluderanno esattamente il prossimo anno, il 24 febbraio 2014, a Taverna, con la presentazione dell'Atlante Pretiano, ovvero il percorso relativo all'opera omnia dell'artista. E Preti non sarà ricordato solamente in Calabria: è infatti prevista - sempre nell'ambito di un progetto di manifestazioni coordinato dal Comitato scientifico internazionale, promosso dalla Regione Calabria e guidato da Vittorio Sgarbi - anche un'altra mostra, dal titolo "Mattia Preti, il cavaliere calabrese. Un artista tra Caravaggio e Luca Giordano", che si terrà a Venaria Reale, dal 16 maggio al 15 settembre. Ed iniziative si terranno anche a Roma e Milano. Non dimenticando, poi, l'emissione di un francobollo dedicato al pittore, che riproduce il particolare del suo autoritratto, contenuto nel dipinto "La predica di San Giovanni Battista", conservato proprio a Taverna. Ma la fama e le celebrazioni in onore di Preti non si fermeranno all'Italia. E' stata infatti inaugurata il 9 febbraio, negli Stati Uniti, l'esposizione "A brush with passion", curata da John Spike, uno tra i massimi studiosi dell'artista: presso il "Muscarelle Museum of Art", di Williamsburg, in Virginia, saranno visibili fino al 14 aprile opere provenienti da collezioni del nord America.


Paola Abenavoli "Mattia Preti. Della fede e umanità" Museo civico –Taverna (CZ) Da martedì a domenica, 9.30 – 19

 Il Sole 24 Ore - leggi su http://24o.it/VRfs8

Per visualizzare alcune opere clicca QUI